Camminare lungo la storia con Montura

Camminare su sentieri di grande rilevanza storica, ma allo stesso tempo godere delle bellezze naturali e culturali. È questo lo stupore che si prova sul Sentiero della Pace, un trekking di 520km, che collega il Passo del Tonale alla Marmolada, in Trentino, e unisce in un unico tracciato molti luoghi lungo la linea di quello che fu una volta il fronte italo-austriaco nella Prima guerra mondiale.
Lo hanno percorso nelle scorse settimane i giovani camminatori di Va’ Sentiero, ambassador Montura, per fare una ricognizione e creare consapevolezza nella comunità del suo valore, sia da un punto di vista storico che paesaggistico. Non è un trekking qualunque, dove oggi si cammina sereni potendo ammirare in modo lento le vette, la flora e la fauna locale, una volta fu teatro di battaglia tra giovani soldati italiani e austriaci. L’obiettivo dei ragazzi è di studiare il Sentiero per proporre nel 2024 un format simile a quello che li ha visti protagonisti sul Sentiero Italia CAI, proponendo delle tappe da fare in condivisione con chiunque sia interessato a camminare insieme a loro.
“Partiti dal Passo del Tonale - ci racconta Sara Furlanetto, una delle fondatrici di Va’ Sentiero - durante le prime 5/6 tappe abbiamo attraversato l'estremità occidentale del Parco dell'Adamello-Brenta, ricchissimo di stimoli: dalla vista sui ghiacciai delle Lobbie alle acque della Val di Genova, le pietraie del Carè Alto e le fitte foreste delle Valli Giudicarie. Da qui l'ambiente ha cominciato a cambiare e siamo entrati nelle Alpi Ledrensi, è comparso il calcare sul Monte Corona, e ci siamo avventurati per le creste del Monte Cadria per poi scendere a Riva del Garda. Costante la presenza di residui del primo conflitto mondiale, con cenge, trincee, placche memoriali e forti militari sparsi lungo tutto il percorso!”
Dopo qualche giorno di pausa, sono ripartiti da Rovereto, la Città della Pace, che sorge sulle sponde del fiume Adige, che separa il Trentino occidentale da quello orientale. Hanno attraversato luoghi dal fascino unico come il Carega, il Pasubio, gli altipiani di Lavarone e Luserna, Lagorai, giungendo infine nel cuore delle Dolomiti, dalle Pale di San Martino fino al gruppo della Marmolada.
La prima spedizione è stata documentata sui social di Va’ Sentiero (IG @vasentiero), all’interno di un progetto promosso dall’agenzia di promozione territoriale Trentino Marketing, in collaborazione con Montura.
Molto più di un trekking
di Yuri Basilicò - Và Sentiero

Camminare lungo il Sentiero della Pace è molto più di un'esperienza di trekking. Lungo le tappe sfilano innanzi a noi montagne di grande bellezza. L'Adamello, lo Zugna, il Carega, il Pasubio, Lagorai... Le attraversiamo portando nello zaino le pagine di Emilio Lussu, Un anno sull'altopiano.
In questi luoghi è fortissimo il contrasto tra la bellezza degli scenari e il pensiero della violenza che qui si è consumata; tra la semplicità dei paesaggi, la pulizia delle loro linee, e la retorica ridondante delle targhe disseminate tra i luoghi di battaglia, spesso firmate dagli stessi generali che mandavano al macello gli "eroi della Patria".
Mentre alterniamo i passi ci chiediamo cosa provassero quei tanti uomini, ridotti a larve nelle trincee e nelle gallerie, attorniati dalla stessa bellezza che oggi ci ammalia e afflitti da un persistente sentimento di morte. E cosa significhi, oggi, la parola "pace".
Si può davvero parlare di pace, quando la disuguaglianza tra nord e sud del mondo si fa sempre più impietosa? Quando lo stato di salute del nostro pianeta è così precario, e si riflette inevitabilmente sulla condizione dei popoli, sui loro bisogni? Quando la funzione di un algoritmo sostituisce il nostro gusto, il nostro pensare, la nostra empatia?
Più che portare un messaggio, questo trekking porta e semina domande; e, lusso oggi raro, dà il tempo di riflettere sulle personali risposte.