Culture

Like a skinny ant

“Mongolia, Cina, Tibet e Nepal sono infinitamente grandi. L’Asia è infinitamente grande. Quando la percorri da solo in bicicletta sei una formica magrolina con una tenda ed un sacco a pelo…” Inizia così il racconto di Alessandro De Bertolini della sua esplorazione dell’Asia in solitaria in bicicletta. 7.500 chilometri in 75 giorni, per collegare fisicamente ma anche idealmente due luoghi, due progetti di solidarietà sostenuti da lungo tempo da Montura: la “Ger Camp” di Ulan Bator e la “Rarahil School” a Kathmandu. Percorrendo deserti e montagne dal Gobi al Campo Base dell’Everest, incontrando minoranze etnico-linguistiche, usanze e tradizioni differenti, il viaggio di Alessandro ha abbracciato gran parte del continente asiatico. Dalla Mongolia al Nepal attraverso le regioni cinesi della Inner Mongolia, il Nigxia con il Fiume Giallo, il Gansu con i resti della Muraglia cinese e il sito UNESCO delle Rainbow Mountain, il Qinghai dei grandi laghi, il Tibet degli immensi altipiani. Un progetto nato nel 2017 – al rientro dal viaggio in bicicletta in Nordamerica dal quale nacquero il libro ed il film omonimi “It’s my home for three months” – lungamente elaborato per l’oggettiva complessità del viaggio e sostenuto anche dal CNR-Consiglio nazionale delle ricerche di Roma in occasione del suo centenario e da altre istituzioni culturali e scientifiche: MUSE-Museo delle Scienze, Fondazione Museo Storico del Trentino, Centro Studi “Martino Martini” dell’Università degli Studi di Trento, e con la collaborazione delle Ambasciate Italiane di Cina e Mongolia.