27 ottobre 2022 - Simone Salvagnin, pluricampione mondiale della Nazionale Italiana, responsabile FASI del settore Paraclimbing e testimonial Montura, è in Nepal dal 25 ottobre per scalare il Ganchempo (6.378 m), una prima apertura assoluta dal versante di Sindhupalchok. Ad accompagnarlo la forte guida alpina e testimonial Montura Luca Montanari, che ha concluso quest’anno una spedizione sull’Everest con Andrea Lanfri, il primo pluriamputato al mondo ad aver salito la cima più alta del pianeta. In cordata insieme al duo italiano ci sarà anche il nepalese Rabindra Aryal, co-fondatore insieme a sua moglie Federica Riccadonna dell’impresa sociale Garima Voyage, da cui prende spunto quest’iniziativa, sostenuta da Montura, e da un team di fortissimi scalatori nepalesi, tra cui Sanu Sherpa, la prima persona al mondo ad aver raggiunto tutti i 14 Ottomila per ben due volte, e Sanjib Gurung, Presidente della Mountain Guide Association of Nepal (MoGAN).
Il tentativo di raggiungere la vetta di questa montagna inviolata, profondamente voluto dalla stessa comunità Nepalese, non ha l’ambizione di diventare una delle tante imprese alpinistiche. Al contrario, ha un obiettivo al di fuori dell’ordinario, quello di portare all’attenzione del grande pubblico il progetto di sviluppo rurale e turismo sostenibile avviato da Garima Voyage e dalla ONG New Vision Nepal, che vuole ottenere la certificazione di destinazione sostenibile entro il 2024 per l’area di Melamchi, Panchpokhari e Langtang, dove è presente una fitta rete sentieristica sviluppata con l’appoggio della autorità locali e l’assistenza tecnica di S.A.T. (Società Alpinisti Tridentini).
La partecipazione dell’atleta ipovedente Salvagnin, che dal 2010 è anche portavoce ONU della carta dei diritti delle persone con disabilità, dà un significato ancora più profondo alla spedizione, che racconterà l’esperienza con una visione diversa da tutti gli altri partecipanti. Nell’avvicinamento alla montagna, con partenza dalla capitale Kathmandu, incontreranno il grande alpinista e testimonial Montura Fausto De Stefani nella scuola che ha fondato insieme a Fondazione Senza Frontiere quasi 20 anni fa a Kirtipur, a pochi chilometri dal centro. “Il senso di questo progetto- afferma Salvagnin - è quello di dare forza al valore della sinergia, dove persone che cooperano insieme, per lo stesso obiettivo, raggiungono sempre una vetta più alta del singolo”. Questa avventura ad alta quota diventerà un film co-prodotto e diretto dal regista e direttore della fotografia Alex D’Emilia e dalla regista Katia Bernardi, con EIE Film e Montura, dal titolo “A different vision”. Per seguire gli aggiornamenti di tutte le attività si può fare riferimento alla pagina Facebook e Instagram di Simone Salvagnin e di Montura.