Guida alpina, expedition leader e testimonial Montura, Luca Montanari si trova in questo momento al Campo Base dell’Everest, a 5364 m, dove con il compagno di cordata e atleta paralimpico Andrea Lanfri tenterà nei prossimi giorni l’ascesa alla vetta della montagna più alta al mondo.
La cordata Montari-Lanfri è atterrata a Lukla, in Nepal, lo scorso 25 marzo, e da allora ha cominciato i preparativi per la scalata sulla montagna più ambita tra gli alpinisti. Nella fase di acclimatazione, non si sono fatti mancare la scalata a montagne limitrofe, non meno importanti per difficoltà tecnica. L’8 aprile sono riusciti infatti a giungere alla vetta del Lobuche East, a 6119 m.
Nella scorsa settimana hanno terminato l’acclimatamento fino a 7000 m, proprio sull’Everest. Ora i due alpinisti si concederanno qualche giorno di pausa per recuperare le energie fisiche e mentali e tentare l'ascesa alla vetta della montagna più alta al mondo.
"Sono giorni un po’ instabili - ci racconta Montanari -, con nevicate che hanno interrotto i lavori in quota da parte del gruppo di Sherpa "Fixing Team", capitanati da Kami Rita Sherpa, una leggenda tra gli Sherpa, che conta oltre 25 ascese sull'Everest. Dovremo infatti attendere ancora un paio di giorni prima di rientrare al campo base. Nel frattempo speriamo che gli Sherpa riescano ad aprire ed attrezzare la via per la cima. Per salire l'Everest - continua Montanari - occorre oltre ad una preparazione fisica notevole, anche molta forza mentale. Siamo partiti il 23 marzo dall'Italia e siamo ancora qui che aspettiamo il momento buono per salire. Lo stress è notevole, siamo relativamente vicini all'obiettivo e dobbiamo mantenere la concentrazione alta, per non lasciarci distrarre da pensieri che continuamente cercano di portarci altrove".
Luca ha voluto condividere questa avventura con Andrea per dimostrare che "si può arrivare ovunque desideriamo o almeno provarci, se lo vogliamo davvero". Segui gli aggiornamenti suli nostri canali social!