Come ci sente ad affrontare ad ogni passo il vuoto? Come si approccia una via d’arrampicata avendo letteralmente una gamba in meno? Nel cortometraggio “The Balance Seekers” prodotto da Montura, Simone Salvagnin, atleta della nazionale italiana paraclimbing e responsabile del settore Paralimpico F.A.S.I., e Urko Carmona, atleta della nazionale spagnola paraclimbing, raccontano il loro rapporto con la disabilità. Non è mai stata un freno, ma uno stimolo per la ricerca costante di un equilibrio, sia mentale che fisico, che gli permette di spingersi oltre, di vivere appieno l’arrampicata e non solo. Il bilanciamento di ogni singola scelta diventa quindi un principio, uno sforzo che consente però di muovere interi mondi dentro di loro e li fa sentire incredibilmente vivi. Il corto si svolge ai piedi del rifugio Tommaso Pedrotti – Tosa, nella splendida cornice delle Dolomiti di Brenta. Lì comincia il viaggio dei due paraclimber, che salutati dal rifugista e grande alpinista Franco Nicolini, intraprendono l’avvicinamento verso una delle pareti che sovrastano il rifugio insieme alla guida alpina Loris Manzana.
“Quando ci sono nuove avventure sulle pareti verticali, io e Urko non ci tiriamo dietro - ci racconta Salvagnin - Ci siamo conosciuti nel 2014 durante una competizione internazionale di paraclimbing, trovando subito un grande feeling. Essendo entrambi grandi amanti dell'arrampicata su roccia abbiamo iniziato a scalare insieme su via classiche. Dopo oltre dieci anni la voglia di scalare è sempre la stessa. Come dice Urko, viviamo il presente sfidando i nostri limiti riscoprendo ogni volta noi stessi con l’obiettivo di conoscerci sempre di più e migliorarci in un dialogo profondo con le nostre paure ed emozioni più forti”.
Con ironia e spirito libero i due paraclimber dimostrano quanto la parola impossibile sia spesso solo frutto di un nostro pregiudizio.
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